martedì 22 luglio 2014

Azimut : pressione sul supporto statico di area 18€ | Analisi tecnica



Il secondo titolo che analizzerò quest’oggi è Azimut i cui prezzi, caratterizzati da un andamento ribassista di medio periodo, stanno esercitando un’interessante pressione sul supporto statico di area 18€. Anche in questo caso, come nella precedente analisi sul titolo Fiat, è una bearish belt hold line a dettare l’andamento di medio periodo ed è emblematico osservare come, nell’arco di un bimestre, i prezzi per azione di Azimut abbiano registrato una riduzione di oltre 7€, in termini assoluti. Qualche tentativo di ripresa si è palesato nella prima metà di giugno ma la barriera tecnica e statica di area 21€, ha posto un veto alle flebili intenzioni rialziste del mercato, riportando così i prezzi del titolo sui minimi relativi. Minimi che fino a qualche trimestre fa, coincidevano con i massimi storici del titolo; massimi sui quali, nel periodo a cavallo tra ottobre e dicembre 2013, Azimut ha sostato per parecchio tempo prima di innescare un rally rialzista che ha sancito il raggiungimento dei massimi correnti storici, in area 25,80€. Ciò per evidenziare l’importanza del livello tecnico corrente che, se in passato è stato impiegato per arginare la pressione rialzista, in queste ultime settimane il suo compito (ingrato) è quello di arrestare una pressione ribassista che ormai, da oltre un trimestre, sembra non voler dar tregua a quanti – malgrado tutto – abbiano ancora una visione long sul titolo.

Analisi tecnica

In accordo con l’introduzione e con l’andamento di medio periodo del titolo Azimut, il cui quadro tecnico sottostante è illuminato per mezzo di candele settimanali cumulate, è più che ragionevole disegnare una prosecuzione ribassista, a scapito di evidenti segnali reversal. Mi spiego meglio; nelle recenti settimane il titolo Azimut (come evidenziato dall’impaction test) ha delineato una sostanziale compressione in area bottom ,desumibile per mezzo di un’alternanza di spinning top e doji line. Ciò significa che il titolo è soggetto non solo ad un’ adirezionalità di breve, ma anche ad una fase di indecisione tale da disegnare dei trading range davvero compressi. Il tutto inoltre si delinea al di sotto di una barriera dinamica discendente di medio periodo la quale funge in maniera impeccabile da spartiacque tra le forza bearish in campo e le forza bullish che potrebbero subentrare qualora il ribasso di periodo in corso, venga trasformato in un avvincente tentativo di rally. Occhio e croce sopra i 20€ sarebbe consigliabile chiudere gli short e sopra i 22€ cominciare a valutare un’esposizione rialzista sul titolo ma, al momento, mi preme sottolineare che una rottura di area 18€ innescherebbe un’interessante sell – off il cui margine operativo avrebbe come dead line (almeno) area 16,90€.




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